mercoledì 3 giugno 2015

Arriva la conferma: i due mondiali omofobi sono a rischio

Lo avevo già ipotizzato qualche giorno fa, ancora prima delle dimissioni di Blatter, quando uscì l'illecito sulle assegnazione degli ultimi due mondiali in Russia e Qatar. 




A parlarne è Eurosport che addirittura già ipotizza una nuova riassegnazione:

Ora che però Blatter si è dimesso, evidentemente il marcio sollevato dal suo infinito mandato è andato di traverso anche a lui, ecco che tutto torna in discussione. Oltre al nuovo organigramma della FIFA, le cui teste cadono come le foglie in autunno, da capire c’è anche la questioneMondiali. Perché in effetti ha poco senso procedere con Russia e Qatar Paesi ospitanti quando è formalmente stato appurato che le loro candidature sono state spinte e promosse da favori fin troppo evidenti.

A chiarire meglio di ogni nostra parola la situazione ci sono le parole del presidente della FA, Greg Dyke, che oltre a dirsi particolarmente soddisfatto dell’uscita di scena di Blatter, ha lanciato più di un dubbio sull’effettiva possibilità che i Mondiali del 2018 e del 2022 si disputino in Russia e in Qatar: “Le dimissioni di Blatter sono un’eccellente notizia, un bene per il calcio mondiale. Questo è l’inizio di una fase nuova. Ora possiamo tornare indietro e riparlare di questi due ultimi Mondiali. Se fossi il Qatar non mi sentirei tranquillo…”.

Ovviamente la notizia ci fa solo piacere visto che i due paesi sono molto omofobi e il Qatar aveva addirittura invitato i tifosi gay a restarsene a casa e vedere le partite in TV.


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