lunedì 23 febbraio 2015

Tornano i laccetti rainbow contro l'omofobia

La campagna di Paddy Power: cambiamo gli schemi #allacciamoli



Anche quest’anno Paddy Power, come già nella scorsa stagione scende in campo contro l’omofobia, con l’aiuto di testimonial di primo ordine. Alcuni dei quali, nel corso della campagna, attraverso la donazione di alcuni memorabilia, contribuiranno alla causa della Fondazione Candido Cannavò per lo sport.
Paddy Power, insieme alle Associazioni Nazionali ArciLesbica e Arcigay, promotore della seconda edizione della campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia e della costituzione di un Osservatorio
Roma, 23 febbraio 2015 – Per sorprendere un avversario bisogna cambiare gli schemi. Nello sport, come nella vita. Paddy Power, operatore nel mercato del gaming online di origine irlandese, insieme alle Associazioni Nazionali ArciLesbica e Arcigay, lancia, per il secondo anno consecutivo, una campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia e la lesbofobia e chiama a raccolta tutto il mondo dello sport nella lotta contro le discriminazioni. Lo slogan scelto – “Cambiamo gli schemi – #allacciamoli” – invita a un semplice gesto: indossare un paio di lacci color arcobaleno, a sostegno dei diritti di tutti.
Il lancio delle attività della campagna è stato sancito con la presentazione ufficiale nella prestigiosa sala della Protomoteca del Comune di Roma in occasione della conferenza stampa “Lo sport contro l’omofobia” organizzata dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina. Alla presenza di numerose autorità rappresentative sia del mondo istituzional-politico che di quello sportivo, il Sindaco On. Prof. Ignazio Marino e l’On. Valeria Baglio; Presidente dell?assemblea Capitolina, hanno aperto un tavolo di lavoro con l’obiettivo di sostenere attraverso lo sport e con lo sport il contrasto a qualsiasi forma di discriminazione per orientamento sessuale-affettivo.
La campagna promossa da Paddy Power prende così il via con il sostegno e l’impegno sancito dalle autorità lì presenti e si articolerà per una settimana – dal 23 febbraio al 2 marzo – su canali online e offline dando seguito a quanto fatto nel 2014 visto anche l’enorme successo ottenuto sia in termini di adesioni che di visibilità mediatica.
L’obiettivo è allargare il coinvolgimento tra le massime istituzioni sportive: campioni e campionesse del mondo del calcio, del basket, del rugby, del football americano e della pallavolo e una serie di testimonial dello star system. Tutti uniti affinchè venga data ulteriore forza ai messaggi della campagna contro l’omofobia che – secondo dati dell’Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell’Unione Europea – incide sulla vita di quasi 4 milioni di persone in Europa, ostacolandone il benessere, le relazioni, le aspirazioni, la carriera, fino a comprometterne lo stato di salute o addirittura, in alcuni casi, la sopravvivenza. Tra i tanti personaggi coinvolti nell’iniziativa, il campione della Roma Radja Nainggolan, tra gli “Ambassador” ufficiali della campagna.
Le modalità di adesione sono semplici: tutte le leghe e i club di calcio, basket, rugby e volley riceveranno i lacci arcobaleno da indossare durante le competizioni del week end dal 27 febbraio al 2 marzo per dimostrare ancora una volta che “cambiare gli schemi” è possibile, quegli schemi che spesso altro non sono che dei pregiudizi.
Quest’anno Paddy Power non si limita a lanciare un messaggio, ma vuole fare qualcosa di concreto per la realizzazione di contenuti divulgativi e di informazione contribuendo alla costruzione di una cultura inclusiva della diversità. A questo scopo sarà costituito un Osservatorio sull’omofobia nello sport. L’intento è quello di promuovere studi e ricerche per identificare la percezione sul tema dell’omofobia e sulle conseguenze di discriminazione e diffondere un codice etico inclusivo e rispettoso delle differenze individuali incentivando tutto il mondo dello sport ad aderirvi.
“Lo scorso anno, con la prima edizione della campagna, abbiamo lanciato un messaggio forte e provocatorio, che ha raccolto uno straordinario consenso. Oggi portiamo la campagna ad un livello successivo” – ha dichiarato Alessandro Scordari, Responsabile Relazioni Istituzionalo di Paddy Power Italia – “Quello di fare sistema con le diverse istituzioni coinvolte affinchè il messaggio di contrasto risulti ancora più concreto. Proprio in quest’ottica, per il 2015 abbiamo l’obiettivo di arrivare all’istituzione dell’Osservatorio sul fenomeno dell’omofobia nello sport. Un progetto che vuole affermare come lo sport debba essere sempre più rappresentativo di un mondo accogliente, positivo e libero da discriminazioni di ogni tipo”.
“Il cambiamento culturale, la distruzione di pregiudizi e stereotipi è una responsabilità di tutti e tutte, istituzioni prima di tutto ma anche, tra gli altri, attori economici, professionisti, cittadini” – dichiara Paola Brandolini, Presidente ArciLesbica – “Questa campagna contro l’omo e la lesbofobia nello sport mette al centro proprio questo. Indossare i laccetti della campagna per squadre intere, atleti e atlete, significa assumersi la responsabilità di contribuire al cambiamento degli schemi culturali che quando avverrà in modo vero, renderà migliore la vita di lesbiche e gay, non solo in campo ma anche fuori nella vita di tutti giorni. E’ la più importante partita che chiunque possa giocare, quella che ha come premio libertà e rispetto per le scelte di vita di ognuno.
“La cultura dell’inclusione e del rispetto” – interviene Flavio Romani, Presidente di Arcigay – “è senza dubbio uno degli antidoti più efficaci contro l’omofobia. Allacciare un paio di lacci rainbow alle proprie scarpe può sembrare un gesto semplice, quasi banale. Eppure attraverso quel gesto passa un messaggio di accoglienza importantissimo, che riduce la distanza tra le persone gay e lesbiche e gli ambienti in cui trascorrono la loro quotidianità. Vedere il proprio campione o la propria campionessa farsi portatore o portatrice di questo messaggio non solo inietta coraggio nelle persone che negli ambienti sportivi faticano a dichiarare il proprio orientamento sessuale, ma modifica profondamente quegli stessi ambienti. È arrivato il momento di investire su questo cambiamento, dobbiamo trovare lo schema giusto per regalare a questo paese una grande vittoria di civiltà”.
E tu, cosa puoi fare per sostenere la campagna? Indossa i lacci color arcobaleno, lancia un messaggio attraverso i Social, colora Facebook, Instagram e Twitter utilizzando l’hashtag #ALLACCIAMOLI, visita il sito www.allacciamoli.it.

domenica 22 febbraio 2015

Non solo calciatori hot: I TENNISTI

Nonostante il blog tratta di calcio, ha una sezione riguardante gli off topic e i calciatori e sportivi hot. Essendo una sezione che comprende anche altri sportivi da oggi si inizierà  la pubblicazione anche di altri sport  in versione sexy.

I TENNISTI sono quelli scelti per inaugurare la nuova rubrica:  Non solo calciatori hot.

Sono ricchi quanto i calciatori, belli e atletici e a volte emanano un immenso fascino.Ecco i primi tre:

L'italianissimo Fognini, Il n°1 al mondo Djokovic e il prorompente francese Tsonga.



altre foto nella sezione #calciatori e sportivi hot#

Ingresso gratuito per i tifosi gay in uno stadio di Londra


Per celebrare l’LGBT History Month il Dulwich Hamlet Football Club, squadra di Londra che gioca nella Premier Division Ryman League, ha deciso di omaggiare tutti i tifosi gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Oggi, sabato 21 febbraio, l’ingresso allo stadio sarà infatti per loro gratuito, con i Dulwich Hamlet che sfideranno i Metropolitan Police FC. Calcio d’inizio alle ore 15.
L’intera comunità glbtq con annessi AMICI potrà assistere alla partita senza sganciare le solite 10 sterline.


sabato 21 febbraio 2015

Venuti fa il bagno con l’amico: “Ma non sono gay”.

Ex terzino sinistro delle giovanili viola, Lorenzo Venuti, originario di Montevarchi, nella nazionale under 19, è solito pubblicare una serie di interessanti scatti in slip e a torso nudo e con pacco in vista. In una, in particolare, fa il bagno con un compagno di squadra. A chi gli chiedeva se fosse gay, lui ha risposto che gli piace il triangolino.

ecco su twitter:







foto di Vanni hot nella sezione #calciatori e sportivi hot#


Margioglio fa il filo a Icardi: "sembra Belen in calzoncini"

Ieri sera al Chiambretti Grande Hotel si è verificato l'ennesimo episodio che ridicolizza il mondo gay. Questo è dovuto ai soliti personaggi che definirei  " repressi ed effeminati" e che popolano la televisione italiana facendo passare il concetto che i gay sono solo questi.




Cristiano Margioglio schieratosi contro le adozioni e il matrimonio gay è l'ospite fisso del programma di Chiambretti, debuttato ieri  in seconda serata su canale 5. Alla domanda del conduttore su Mauro Icardi, giocatore dell'Inter, il cantautore  catanese ha detto di non conoscerlo ma che lo ha trovato un bel ragazzo. In tutta l'intervista su Maurito, Margioglio interveniva solo per fare complimenti sulla sua bellezza "con questo accento argentino potrebbe essere la Belen in calzoncini" afferma Cristiano. L'ormone del cantautore è ormai partito e non si è risparmiato nei commenti imbarazzanti. Il calciatore dell'Inter si è limitato a sorridere a queste velate avance  che sono terminate solo dopo l'ingresso della moglie Wanda Naro.



Ecco l'ennesima figuraccia ce si poteva benissimo evitare. La domanda a cui però non riesco a trovare risposta e che mi chiedo da anni è: " ma perchè in tv vediamo solo macchiette e mai un omosessuale comune che non si traveste, che magari non è sempre preso da uno sconvolgimento ormonale per l'etero di turno e che si batte per i diritti LGBT senza sparare cazzate e facendo fare bella figura alla nostra comunità?"




Luis Erique sui gay nel calcio risponde a Sacchi e Capello


L'allenatore del Barcellona Luis Enrique ha risposto alle dichiarazioni polemiche di Sacchi e Capello che avevano parlato in settimana di come i "negri" fossero un problema per lo sviluppo dei settori giovanili in Italia e del fatto che il calcio non fosse uno sport per gay.


Luis Enrique afferma: "tutte le persone sono uguali e che questa è la visione del mondo per la maggior parte se qualcun'altro la pensa diversamente (riferendosi ai due italiani) io non lo condivido".


Insomma altra figuraccia dei nostri che mostrano come da noi il razzismo e l'omofobia è ancora non superato così come nella politica, nella società e anche nel calcio.

giovedì 19 febbraio 2015

Allenatrice Transgender a Salerno

Marina Rinaldi: è lei "il mister" transgender che allena il San Michele Rufoli.

Sono rare le donne che allenano squadre di calcio maschili, ma se l'allenatrice è una donna transgender i casi sono praticamente nulli. 
Marina Rinaldi, 33 anni, potrebbe essere ilprimo caso al mondo di coach transgeder ad allenare una squadra maschile di calcio. Lei, salernitana, allena il San Michele Rufoli, squadra salernitana che milita nel girone A del campionato provinciale di Terza categoria.
"Un piccolo primato del quale vado fiera - ammette Rinaldi sulle pagine de Il Mattino - ma non certo per stupido esibizionismo".

La passione per il calcio è nata anni prima quando giocava come portiere prima nella Scuola Calcio Ogliarese poi nei dilettanti salernitani al Vietri Raito e alla Temeraria.
Questo fino al 2007: "Ho rinunciato al calcio a causa della cura ormonale che mi impediva di fare attività fisica" ha spiegato l'allenatrice. Uno stop difficile dal punto di vista sociale che ha superato grazie alla "grande fede" e alla "famiglia che mi ha sostenuto".


Oggi Marina è tornata in campo: ha abbandonato la casacca per indossare le vesti del "Mister", come la chiamano tutti.

"Nella gestione del gruppo - racconta la protagonista del caso - il mio lato femminile va talvolta accantonato con gli atleti più difficili. Altre volte, invece, diventa valore aggiunto per approcciare in modo più efficace ai problemi. In cambio, ricevo atteggiamenti più premurosi e rispettosi dai ragazzi".
Un impegno pienamente ripagato: "In campo quest'anno ho riscontrato solo gesti gentili dai tesserati avversari, ma soprattutto ammirazione per il coraggio delle mie scelte. Ai miei ragazzi vorrei trasmettere che nella vita bisogna combattere strenuamente per i propri ideali, contando sempre sull'aiuto della fede, sostegno fondamentale per me".
fonte Gay.it

Fab Draka: TACCHETTO 12 - CAPITOLO 9: L'UNIONE FA LA FORZA



Fab Draka: TACCHETTO 12 - CAPITOLO 9: L'UNIONE FA LA FORZA: Il nono capitolo del romanzo d'appendice "Tacchetto 12". Tutto da gustare :) 9 L'UNIONE FA LA FORZA I ragaz...



tutti i capitoli in #news#

Anton Hysen

Il bellissimo calciatore  gay svedese, difensore della Torslanda.

Foto artistiche di qualche tempo fa




Tutte le foto nella sezione #calciatore e sportivi hot#

Buon Compleanno a Justin Fashanu. il primo calciatore che fece coming out

Justin Soni Fashanu (Londra19 febbraio 1961 – Londra2 maggio 1998) è stato un calciatore inglese. È stato il primo calciatore di fama mondiale a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità.



Questa è la triste e tarvagliata storia del primo calciatore gay, che oggi avrebbe compiuto 54 anni
A un certo punto l'ascesa di Justin Fashanu ebbe bruscamente termine, anche se ebbe brevi contatti con squadre qualiManchester City e Newcastle United, a causa di un infortunio al ginocchio e dei contrasti con Brian Clough.
Giravano voci che Justin Fashanu frequentasse gay bar e locali notturni gay. Clough ne era disturbato e lo chiamò «un fottuto finocchio». Nella sua autobiografia ricorda una reprimenda che diede a Fashanu:
« – Dove vai se vuoi una pagnotta?
– Da un fornaio, immagino.
– Dove vai se vuoi un cosciotto d'agnello?
– Da un macellaio.
– Allora perché continui ad andare in quei cazzo di locali per froci? »
Infine, nel 1990 Fashanu divenne il primo giocatore professionista e inglese a dichiararsi pubblicamente gay. La decisione fu accolta con ostilità, sia dal mondo sportivo, sia dalla comunità nera britannica, che riteneva di essere stata coperta di vergogna, al punto che un settimanale giudicò l'annuncio:
« un affronto alla comunità nera... un danno d'immagine... patetico e imperdonabile. »
Lo stesso fratello John lo rinnegò pubblicamente.
Le reazioni ebbero un effetto devastante su Fashanu, che confessò di sentirsi «solo e disperato». Il suo rendimento sportivo calò ulteriormente, in quella che sembrava una spirale discendente senza fine.
Alla ricerca di un ingaggio, Fashanu cambiò continente e nell'autunno del 1995 giocò per breve tempo negli Atlanta Ruckus nella Major League Soccer. Fu sospeso per i playoff per non aver rispettato i termini del contratto. Dopo il ritiro dall'attività agonistica, si spostò a Ellicot City per allenare i Maryland Mania Club, una nuova squadra professionistica.

Nel 1998 un diciassettenne di Ashton Woods (Maryland) dichiarò alla polizia che il 25 marzo si era svegliato nel letto di Justin Fashanu, dopo una serata passata a bere alcolici e a fumare marijuana assieme, accusandolo di averlo narcotizzato per poterlo violentare mentre era incosciente, aggiungendo che nel momento in cui si era svegliato Fashanu stava praticando il coito orale su di lui.
Il ragazzo ammise di essere andato di sua spontanea volontà a casa di Fashanu, dopo averlo accompagnato in giro per la città sulla macchina dello sportivo, e un barista testimoniò di avere venduto loro della birra. Justin Fashanu fu interrogato dalla polizia il 26 marzo, ma poiché offrì la massima collaborazione, dopo l'interrogatorio non fu ritenuto necessario il carcere preventivo.
Quando però il 3 aprile gli investigatori tornarono per prelevare i campioni biologici di Fashanu, necessari per il test del DNA, e per perquisire l'appartamento, lo trovarono vuoto, abbandonato dal giorno successivo all'interrogatorio. Fashanu era tornato in gran fretta in Inghilterra, dove sarebbe rimasto per le due settimane seguenti sotto falso nome, cercando, senza successo, di contattare amici ed ex-agenti per organizzare una difesa. Ma era ormai diventato un paria e non riuscì a trovare il sostegno che cercava.
Infine, la mattina del 3 maggio 1998 il corpo di Fashanu fu trovato, impiccato, in un garage del quale aveva forzato l'ingresso la notte prima, a Shoreditch, Londra. Poco prima Fashanu era stato visto in una sauna gay della zona. Nel suo biglietto d'addio scrisse che sentiva che sarebbe stato ingiustamente giudicato colpevole di aver abusato del ragazzo:
« Desidero dichiarare che non ho mai e poi mai stuprato quel giovane. Sì, abbiamo avuto un rapporto basato sul consenso reciproco, dopodiché la mattina lui mi ha chiesto denaro. Quando io ho risposto "no", mi ha detto: "Aspetta e vedrai". »
« Sperò che il Gesù che amo mi accolga: troverò la pace, infine. »
Quanto possa essere veramente accaduto non è dato sapere, sia perché gli esami tossicologici, indispensabili per verificare o confutare l'accusa di avere narcotizzato il giovane, per negligenza non furono mai eseguiti dagli inquirenti, sia perché la morte dell'imputato pose fine al procedimento penale contro di lui. A quanto risultò da un'inchiesta inglese del 1998, su Fashanu non pendeva alcun mandato di cattura e la polizia del Maryland aveva lasciato cadere le accuse per mancanza di prove.
Peraltro, nel 1998 nel Maryland era ancora in vigore una legge "anti-sodomia", successivamente dichiarata incostituzionale dalla Corte Suprema, che dichiarava punibile col carcere anche il rapporto orale, non solo fra persone dello stesso sesso, ma pure tra marito e moglie, e anche in assenza di stupro.

mercoledì 18 febbraio 2015

Jason Collins invita gli atleti gay a fare coming out: "Il mondo è pronto"

"So che ci sono altri membri della comunità LGBT che non si sono ancora fatti avanti e sto incoraggiandoli all'idea che quando lo faranno il mondo sarà pronto ad accoglierli e sostenerli"
Una scelta che non è stata semplice, all'inizio, nemmeno per lo stesso Collins che ha trascorso gran parte della sua carriera nell'NBA senza rivelare di essere attratto da persone del suo stesso sesso. Ma ad aprile 2013 ha fatto un coming out in grande stile, raccontando la sua storia sulla copertina di Sport Illustrated.


Dopo la sua rivelazione, non ha avuto reazioni negative o discriminatorie:
"La NBA è un campionato incredibile. Il basket è uno sport di inclusione e diversità e spero che tutti siano in grado di sapere e comprendere che è possibile vivere la loro vita che vogliono fuori dal campo e anche essere in grado di conservare il loro lavoro sul campo"
Un bel messaggio che serve per dare forza e coraggio e non rendere isolati due esempi importanti di coming out che possano servire a scuotere le coscienze.

lunedì 16 febbraio 2015

Classifica dopo 22 turni del fantacalcio LGBT

Classifica fantacalcio LGBT

1 FC Zerolandia 41 
2 Afragolese Boys 40 
3 TITAN 38 
4 Syro10 36 
5 ilBoiadehteam 36
6 TykeFC 35 
7 LUCATANIA 32 
8 Etna Pegaso 32 
9 Virtus Anxanum 31
10 ascolipicchio1898 31
11 Gina2013 27
12 Stonewall Crew 26
13 Lupi de Roma 25
14 Baleno Arco 25
15 11 TACCHINI 22
16 AS RIOMMA 22
17 X FACTOR 22
18 Tayara All Stars 13

fantacalcio LGBT 22esima giornata

ilBoiadehteam 75,50 - 71,00 Gina20132-1
Lupi de Roma 72,00 - 64,50 AS RIOMMA2-0
Tayara All Stars 71,00 - 71,00 Syro101-1
ascolipicchio1898 79,00 - 71,50 X FACTOR3-1
Baleno Arco 60,50 - 66,00 Afragolese Boys0-1
11 TACCHINI 79,00 - 77,00 Etna Pegaso3-2
Stonewall Crew 68,50 - 71,00 TITAN1-1
LUCATANIA 70,50 - 67,50 FC Zerolandia1-1
Virtus Anxanum 74,50 - 73,50 TykeFC2-2

domenica 15 febbraio 2015

Hitzlsperger: "la pressione LGBT sta avendo effetto nel mondo del calcio"

Hitzlsperger  afferma che il lavoro intrapreso dai gruppi LGBT sta avendo un effetto nel mondo del calcio, ma ha avvertito che deve continuare per evitare di scivolare fuori dai riflettori.
Ha aggiunto: "Sono appena uscito di Q & A E 'stato bello parlare con i fan che mi chiedevano tutti i tipi di domande, vogliono sapere come possono sostenere i giocatori gay a fare coming out.Ho risposto a molte delle domande ed erano molto felici".
"Il mio ultimo anno è stato molto intenso. Ho avuto un sacco di richieste, mi hanno fatto un sacco di interviste per la TV e giornali. Direi che c'è stato un cambiamento, ma il vero cambiamento si otterrà solo quando vedremo giocatori gay  professionisti.C'è un sacco di lavoro da fare e finora sono abbastanza contento di come stanno andando le cose, ma c'è bisogno di continuare."


Hitzlsperger oggi ha partecipato alla conferenza tenutasi in Inghilterra Football v Homophobia.

finisce 0-0 la partita gay friendly di serie B

E' finita senza un vincitore e senza gol Bologna -Ternana, la prima partita di serie A che ha consentito uno sconto a tutte le coppie per S. Valentino anche le coppie gay. Un abbonato infatti poteva acquistare il biglietto del patner a solo 1 euro senza distinzione di sesso. A dall'Ara dunque non si sono fatti discriminazioni e per la prima volta in uno stadio di calcio siamo stati riconosciuti come coppia.


Buon Compleanno Tachtsidis

Panagiotis Tachtsidis compie oggi 24 anni. Buon compleanno al centrocampista dell'Hellas Verona FC che ha disputato 21 gare e realizzato 3 reti in questo campionato.

PS: modestissimo parere , ma secondo me è uno dei calciatori più belli in assoluto



venerdì 13 febbraio 2015

Torneo di calcio gay a Parigi, registrazioni in corso


Le iscrizioni sono aperte

Per partecipare al Torneo Internazionale di Parigi, è sufficiente registrarsi tramite il link di se seguito --> link per registrarsi . Si dovrà fornire le informazioni necessarie per la registrazione, scegliere uno sport e le opzioni che si desidera aggiungere.




Opzioni

Serata finale - Prezzo = 18 € (soggetto a disponibilità)
Brunch - Prezzo = 22 € (soggetto a disponibilità)
Passare RATP - Prezzo = 18 € (valido per il trasporto pubblico da Sabato 23 a Lunedi, May 25, 2015, delle zone a pagamento da 1 a 3)
T-shirt sportive - Prezzo = 20 €
registrazione

Informazioni importanti

I partecipanti certificano sull'onore non hanno contro-indicazione alla pratica dello sport.
Assicurati di venire in città per la casa aperta, citando la conferma della registrazione per rimuovere tutti gli oggetti al villaggio di registrazione (l'accesso e la conferma per lo sport, goodies, e le opzioni selezionate)
cancellazione

Se si desidera cancellare la registrazione al torneo, grazie ad inviare una e-mail al più presto: registration@paris-tournament.com
In caso di cancellazione, rimborseremo alle seguenti condizioni:
Rimborso se la cancellazione viene ricevuto prima del 1 aprile 2015: 100%
Rimborso se la cancellazione viene ricevuto tra il 2 aprile 2014 e 30 aprile 2015: 50%
Rimborso se la cancellazione viene ricevuto dopo il 1 maggio 2015: 0%
Un annullamento è accettato e validato dal ricevimento di una conferma via e-mail da noi.

giovedì 12 febbraio 2015

Lorenzo Fragola - Siamo uguali







la canzone che preferisco di Sanremo.



#off topic#

Fredrik Ljungberg

Fredrik Ljungberg è un ex calciatore svedese







carriera

1994-1998Halmstad Halmstad79 (10)
1998-2007Arsenal216 (46)
2007-2008West Ham West Ham25 (2)
2008-2010Seattle Sounders FC Seattle Sounders37 (2)
2010Chicago Fire Chicago Fire15 (2)
2010-2011Celtic Celtic7 (0)
2011-2012Shimizu S-Pulse Shimizu S-Pulse8 (0)
2014Mumbai City Mumbai City4 (0)
Nazionale
1998-2008Svezia Svezia75 (15)Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Palmares

Halmstad: 1995
Halmstad: 1997
Arsenal: 1998199920022004
Arsenal: 2001–20022003–2004
Arsenal: 2001–20022002–20032004–2005
Celtic: 2010-2011